Lunedì 28 maggio, nella prestigiosa cornice dell’Hotel Excelsior Gallia, si è svolta la tappa milanese del Meet Massari 2018: un tour itinerante che porta e porterà il Maestro, coadiuvato dal presidente AMPI Gino Fabbri, a condividere le sue tecniche impeccabili e la sua simpatia trascinante nelle più importanti città italiane.
Sono stata invitata a prendere parte all’evento e, sebbene io debba confessare di non amare particolarmente la pasticceria tradizionale, ne sono stata davvero felice. Avevo già avuto occasione di conoscere il Maestro e so per esperienza che dove c’è Iginio c’è qualità. E una atmosfera di festosa dolcezza da cui è impossibile non lasciarsi conquistare!
La giornata si è divisa in due momenti: durante la mattinata Massari ha tenuto un corso specifico per operatori incentrato sulle stagioni della pasticceria e su come organizzare un anno di laboratorio, quali attrezzature scegliere e come gestirle al meglio.
Il pubblico, specializzato ed attento, è potuto intervenire con domande e curiosità. Non capita tutti i giorni di poter ricevere consigli da chi ha fatto la storia della pasticceria italiana, e gli ascoltatori hanno approfittato di una occasione così speciale nel modo migliore.
Come sempre il Maestro mi ha strappato tanti sorrisi per esempio raccontando come, durante la visita ad una fiera specializzata, si fosse innamorato follemente di una friggitrice “Era bellissima, ma costava davvero tanto…se mia moglie non mi avesse fucilato l’avrei comprata subito!”
Ecco, esattamente quello che succede a me con i props e gli accessori di cucina: se non avessi lo spauracchio della fucilazione immediata da parte del Mr B credo che a quest’ora sarei sul lastrico…e non avrei più spazio nemmeno per entrare in casa 😀
Dopo la lezione mattutina arriva la pausa pranzo: un buffet eccezionale, caldo e freddo, coronato da una carrellata di dolci così belli e perfetti che sembra quasi un peccato mangiarli. Ehm, ho detto quasi! Il fascino della pasticceria di alto livello in effetti sta tutto qui, come ha ben spiegato Iginio: nella capacità di suscitare emozioni che strappino sorrisi e ci facciano stare bene.Ammirando le creazioni in degustazione insieme alla cara Nica del blog Prendili per la gola ho avuto ancora una volta la conferma che la bellezza nella presentazione esalta il gusto e permette di aggiungere un piacere molto più alto, e in qualche modo più sottile, all’esperienza gustativa. Se questo è vero per tutti i piatti, nei dolci il connubio raggiunge la sua sublimazione.
Ma per arrivare a produrre questi risultati servono tecnica impeccabile nonchè macchinari ed ingredienti al top, come ci spiega il Maestro Gino Fabbri nel pomeriggio “Per i pasticceri di una volta le ricette erano tutto. Venivano conservate e gelosamente custodite, costituivano il fulcro di tutta l’attività. Ma oggi lo sappiamo bene: le ricette non sono nulla se non si ha la consapevolezza della qualità degli ingredienti e la conoscenza delle tecniche necessarie per esprimerli al meglio”
La giornata prosegue con la parte pratica: i due amici – perché di amici si tratta, ed è un legame così bello e vero quello tra Massari e Fabbri che è uno spasso sentirli prendersi in giro e spalleggiarsi a vicenda – illustrano le fasi salienti della preparazione dei tre dolci pensati appositamente per questa tappa del Meet Massari. Sono preparazioni che rendono omaggio alla città di Milano:
- le “Pesche di Milano” reinterpretate in chiave moderna con i due tradizionali emisferi diventano che uno. Un dolce elegante e leggero, ripieno di crema pasticcera
- il “Panfrutto” ovvero un dolce lievitato, con frutta e mascarpone lombardo, dalla texture straordinaria
- il “Pan de Mej” o Pan Meini, un dolce tipicamente lombardo che il Maestro Fabbri prepara alla maniera antica, utilizzando nell’impasto fiori di sambuco freschi e accompagnandolo ad una tazzina di panna in cui intingere il biscotto. Iginio spiega che questo dolce è nato a Milano il 23 aprile ovvero il giorno che celebra San Giorgio, protettore dei lattai. Questo giorno un tempo era anche designato al rinnovo dei contratti del latte tra mandriani e latterie: l’estensione del patto per l’anno successivo veniva celebrata offrendo alla popolazione una tazza di panna e del Pan de Mej, in segno di riconoscenza verso il Santo ma anche come simbolo di buon auspicio.
Il Maestro Massari approfitta della creazione di Fabbri anche per raccontarci il significato della parola panna. Questo ingrediente si chiama così solo in Italia, infatti in tutti gli altri Paesi è conosciuto come crema di latte. Bene, il termine nasce proprio dal panno che veniva steso sopra la pentola del latte per lasciarlo riposare e far così affiorare la sua parte grassa. Semplice ed efficace!
Io sgattaiolo fuori dalla sala adibita al convegno giusto in tempo per ammirare la distesa dei tre dolci preparati per la degustazione: un colpo d’occhio da mille e un Panfrutto!
E poi ecco la splendida Sonia Peronaci, intervenuta ad assistere al convegno con il suo sorriso così bello e radioso che è impossibile non chiederle una foto ricordo. In sala è presente anche Deborah, figlia di Sonia e portatrice dello stesso sorriso e simpatia contagiose. E allora eccoci qui 🙂
Il terzo ed ultimo appuntamento con il Meet Massari 2018 sarà a Roma il 24 Settembre. Non posso che consigliarvi una visita: se siete pasticceri con una vostra attività e/o se amate follemente la pasticceria di alto livello non resterete delusi! Io aspetto nuove occasioni per incontrare i due Maestri e nel frattempo mi allenerò per preparare il Pan de Mej. Ho quasi un anno di tempo per essere pronta per il prossimo Meet Massari Milano 😉
Ti è piaciuto il mio racconto del Meet Massari Milano 2018 Una giornata a tutta dolcezza? Dai un’occhiata alla categoria Food Lifestyle del blog…potresti trovare tante news interessanti e spunti curiosi per approfondire sempre meglio il meraviglioso mondo della cucina a 360°
Tutti gli appuntamenti del Meet Massari sono organizzati da Molino Dallagiovanna coadiuvato dall’ufficio stampa DRG Comunicazione.
Per le foto istituzionali: credits DRG Comunicazione