Ed eccomi qui a raccontarti l’ultimo appuntamento con l’Appetito vien viaggiando nel Parco del Ticino.
Questo slogan, scelto dal Consorzio Produttori Agricoli del Parco Ticino, è stato utilizzato per promuovere l’omonimo progetto di grande respiro partito a giugno dello scorso anno e teso a far conoscere ed apprezzare l’enogastronomia e la cultura ecosostenibile di un territorio unico nel suo genere.
Per maggiori dettagli su questo importante progetto, supportato da Regione Lombardia nell’ambito del bando Wonderfood & Wine, ti invito a leggere l’articolo “L’appetito vien viaggiando nel Parco del Ticino: dove bellezza fa rima con bontà sostenibile” che ho pubblicato subito dopo essere entrata in contatto con questa splendida realtà.
Gli appuntamenti si sono susseguiti a ritmo serrato, e così – dopo aver navigato sulle limpide acque del Naviglio tra Castelletto e Bernate, dopo aver assaggiato il rivoluzionario risotto “Monna Lisa” di Chef Andrea Mainardi, dopo essere stati coccolati da Chef Fabiana Scarica a spasso tra il Naviglio Grande e la Darsena – eccoci giunti alla tappa finale,
La location è la bellissima Cascina Montediviso, costruita con materiali del territorio come i ciottoli delle cave del Ticino e situata sulla cima di una collina nel Comune di Gallarate. La Cascina – Centro Parco che domina un’area prativa e boschiva di circa 60.000 metri quadri – offre ospitalità attraverso un ostello, un’area meeting e un Agribistrot ed è un punto ideale per percorrere i sentieri ciclo-pedonali che si diramano lungo la Valle del Ticino.
I 5 appuntamenti che qui si sono susseguiti non sono stati semplici cooking show ma vere e proprie cooking lesson gestite a turno da Chef Sergio Barzetti e Chef Andrea Mainardi che hanno via via scelto un prodotto protagonista utilizzandolo nel miglior modo possibile al fine di esaltarne caratteristiche e sapore. Stavolta, in realtà, non si tratta di un ingrediente specifico ma di una vera e propria categoria di ingredienti che ben rappresentano lo stretto legame tra uomo e ambiente vissuto da tutti i produttori che lavorano all’interno del Parco.
Parliamo di frutta e verdura, e dei produttori che con fierezza e giusto orgoglio presentano i loro prodotti nel corso della serata. Pronto a conoscerli insieme a me, attraverso le ricette che l’istrionico Chef Mainardi ha pensato per noi?
Cooking lesson e bimbi green
Prima di iniziare il lavoro tra i fornelli, la parola va a Giampietro Beltrami, Presidente del Parco Ticino. Il suo discorso, come tutti quelli che ho ascoltato nel corso dei vari appuntamenti, è breve e conciso ma non per questo meno incisivo: “dobbiamo riportare i bimbi a contatto con la natura per far crescere future donne e uomini che sappiano amare e rispettare l’ambiente. Il Parco Ticino può essere un luogo privilegiato per permettere ai piccoli di riscoprire quel contatto con il verde che nelle grandi metropoli non è sempre possibile. La vicinanza del Parco con Milano lo rende in questo senso un luogo privilegiato ed ideale”.
Il Dott. Beltrami auspica un maggiore coinvolgimento delle scuole nella vita del Parco, e come non essere d’accordo? Io, nel mio piccolo, amo e rispetto la Natura con tutta me stessa…e sono cresciuta a suon di weekend passati sul Ticino. Sarà un caso….oppure no!
Mentre Beltrami parla, Chef Mainardi appare assorto…..cosa starà meditando?
Lo scopriremo da lì a poco: dismesso il microfono, al Dott. Beltrami tocca indossare guanti e cappello e darsi da fare ai fornelli…..il nostro scoppiettante Maestro di cucina non si lascia sfuggire l’occasione per rendere la serata allegra e frizzante e per coinvolgere pubblico e autorità presenti – tra cui il buon Maurizio Forchini [presidente del Consorzio Italia Holiday] – in quello che, per me, è uno dei più bei giochi del mondo: la cucina realizzata con prodotti sani e di altissima qualità!
Ma entriamo nel vivo, con la presentazione della prima ricetta e dei produttori in essa coinvolti
Pasta risottata e verdure “come una volta”
Se nell’appuntamento precedente Mainardi ci aveva stupiti affogando il riso nel brodo senza tostarlo e ottenendo comunque un risotto cremoso e godibile, questa volta lo Chef decide di effettuare il procedimento opposto cuocendo la pasta non in acqua bensì quasi “a secco”, nelle verdure che comporranno un gustoso e profumato sugo di stagione.
Le verdure prescelte sono in effetti un inno alla primavera: cipollotti, radicchio, asparagi, fiori di zucchina. E vengono presentate dai produttori che le hanno fornite: Cascina San Donato e Orticola Castanese.
Cascina San Donato è una realtà agricola situata nel territorio Abbiatense del Parco del Ticino. La Cascina coltiva frutta e verdura privilegiando la filiera corta e seguendo una logica stagionale che tutti dovremmo imparare a riscoprire e rispettare. Come racconta lo stesso Mainardi ” io spesso insegno nelle scuole alberghiere e la cosa più difficile da far capire ai ragazzi è la stagionalità dei prodotti: oggi, ormai, si trova tutto in ogni momento. Ma un tempo non era così e noi dovremmo imparare di nuovo ad avvicinare la Natura ed ascoltare i suoi ritmi”
Anche Luca Mappelli, che gestisce l’azienda di famiglia Orticola Castanese, condivide la stessa passione per la verdura “di una volta”, quella che se non è tutta omologata e perfetta nell’aspetto ha però un sapore ben definito, genuino e strettamente legato al territorio in cui viene coltivata.
Luca produce verdure di stagione da maggio a dicembre, ogni anno vengono introdotte 2-3 nuove colture così da ampliare l’offerta e aumentare poco per volta la superficie coltivata.
Lo Chef passa all’azione: un giro d’olio in pentola e poi via con radicchio a listarelle sottili e cipollotti tritati. Mainardi spiega che il trucco per far sì che le verdure rilascino tutto il loro sapore è quello di stufarle con poco grasso e senza sale. Il sale infatti velocizza il rilascio di acqua da parte dei vegetali senza permettere la concentrazione dei succhi. E’ necessario più tempo, ma ne vale la pena!
Dopo i cipollotti è la volta degli asparagi, tagliati perfettamente a rondelle dal bravo Dott. Beltrami, una abbondante dose di passata rustica [frutto della collaborazione Cascina San Donato/Agricola Cirenaica] e siamo pronti al momento clou: la pasta viene versata direttamente in pentola senza acqua, a crudo. Mainardi aggiunge l’acqua poco dopo, nella proporzione di 250 ml di acqua per 100 gr di pasta. Così facendo la pasta cuocerà rilasciando i suoi amidi, l’acqua pian piano evaporerà e il risultato sarà un piatto colorato e gustoso.
A 5 minuti dalla cottura Mainardi aggiunge altri asparagi (stavolta tagliati a listarelle con una mandolina) e poi, una volta pronto, abbondante formaggio grattugiato e fiori di zucchina freschi.
Sui fiori di zucchina si apre un divertente siparietto al fine di stabilire come si possano distinguere i fiori maschio (gli unici che andrebbero effettivamente utilizzati) dai fiori femmina.
I due produttori presenti, tirati i mezzo dalla verve di Chef Mainardi, stanno al gioco ma non rinunciano a spiegare che i fiori maschi – riconoscibili grazie al pistillo, più lungo e sottile rispetto a quello dell’altro sesso – possono venire raccolti quando raggiungono la classica colorazione giallo intenso. Il momento migliore per farlo è la mattina presto, prima che il fiore si schiuda del tutto, ed è importante non prelevarli tutti per permettere ai rimanenti la riproduzione e lo sviluppo.
Si passa agli assaggi: la pasta risottata ha un gusto avvolgente e delizioso, tutti gli ortaggi presenti sono ben identificabili e i presenti dimostrano di apprezzare moltissimo. Una ricetta decisamente da replicare!
Come “rinforzo” ecco la polenta preparata (impeccabilmente, oserei dire) da Maurizio Forchini, che utilizza un mix di farine fornite dalla Azienda Agricola Cirenaica: farina di mais scagliolo, farina di sorgo e farina taragna. In questa bella azienda la coltivazione di farine segue il principio della rotazione e della conservazione dell’ambiente naturale. La maggior parte di ciò che viene coltivato è utilizzato per l’alimentazione animale, il resto viene impiegato per creare prodotti buoni, sani e sostenibili con lo scopo costante di proteggere e valorizzare il territorio.
A questo proposito Sandro Passerini, proprietario della Azienda Agricola Cirenaica oltre che Presidente dei Produttori a Marchio Parco, afferma “Così come si parla di terroir per i vini, si potrebbe e dovrebbe fare lo stesso per verdure e cereali”
Come dargli torto?
Accanto alla polenta i presenti possono degustare una incredibile carne salata di cinghiale e un prosciutto crudo che letteralmente si scioglie in bocca made in Cirenaica ed una selezione di formaggi della Azienda Agricola Porta
Un finale…col botto!
Si avvicina la fine della serata, che questa volta coincide anche con la fine degli incontri con l’Appetito Vien Viaggiando. Come si suol dire….dulcis in fundo, ed ecco altri due produttori che presentano i frutti del loro lavoro, piccoli e saporiti gioielli per occhi e palato.
La simpatica Valentina di Cascina Lema presenta i suoi frutti freschi e auspica un ritorno a ritmi e coltivazioni più naturali e senza “ansia da produzione intensiva” . Quella sua e di suo marito Raffaele è una scommessa che sa di buono: una cascina ecosostenibile, dove sole ed acqua forniscono l’energia necessaria, il cibo è prodotto senza inquinare nel tentativo di far convivere le produzioni agricole con l’ambiente naturale. Valentina ha portato splendide ciliegie, fragole profumatissime ed una vera e propria delizia: i frutti del melo corvino, o amelanchier rovaris. Si tratta di una bellissima pianta che produce bacche simili al mirtillo ma più dolci e delicate, e Valentina ne auspica una maggiore diffusione a tutto vantaggio di delizia…e biodiversità.
L’Azienda agricola Eraldo De Bernardi è l’altro produttore di piccoli frutti presente. La storia di questa azienda è davvero singolare e merita di venire raccontata: la produzione di frutti non era in predicato in questa realtà che si occupava unicamente del settore boschivo forestale e della manutenzione del verde. Poi, 10 anni fa, ecco l’adesione ad un importante progetto europeo con l’impianto di mirtilli così da nutrire i volatili durante la fase migratoria e creare una sorta di “autostrada” verde punteggiata di punti ristoro per questi viaggiatori del cielo.
La coltivazione di mirtilli (Vaccinum Corymbosum) avviene con tecniche tradizionali, senza alcun utilizzo di prodotti fitosanitari, e la presenza di differenti varietà permette una maturazione diversificata in modo da poter fornire al consumatore un prodotto sempre al giusto grado di maturazione. I frutti vengono rigorosamente raccolti a mano e subiscono un’ulteriore selezione prima del confezionamento garantendo una qualità eccezionale del prodotto. Una qualità che si vede…e soprattutto si sente!
Chef Mainardi ha deciso di stupirci con effetti speciali: utilizzando il genuino preparato fornito dalla gelateria Note di Cioccolato (solo latte, tuorlo e zucchero) ci prepara su due piedi un delizioso gelato…all’azoto liquido! Questo gas, capace in pochi secondi di portare il composto a – 198°, trasforma gli ingredienti in un blocco di ghiaccio che poi Chef Mainardi – con molta pazienza e soprattutto tanto olio di gomito – lavora fino a raggiungere la cremosità perfetta per il servizio.
A guarnizione, una zuppetta di piccoli frutti preparata con poco miele e una buona dose di vino rosso. I presenti apprezzano e il dessert svanisce in un batter d’occhio, mentre lo Chef – coadiuvato dal fido Forchini – alza al cielo la frusta in segno di vittoria: anche quest’ultimo appuntamento è stato un trionfo di genuinità, tradizione e innovazione!
E’ proprio ora di prendere la via di casa: gli ospiti salutano lo Chef che sorridente si presta a selfie e a grandi strette di mano.
Nell’aria una vena di malinconia….questo ciclo di incontri si chiude. Ma è stato un grande successo ed una bellissima opportunità di entrare in contatto con tante aziende che credono in ciò che fanno, e che lo fanno con tutto il cuore e l’impegno possibile.
Il Marchio Parco è molto più di un simbolo, è una garanzia e un modo di ragionare che tutti, ma proprio tutti, dovremmo imparare a rispettare e condividere.
Non mi resta che invitarti ad esplorare da vicino le aziende del Consorzio, a vistarle a fare la spesa presso chi non distingue produzione e ambiente. Perchè, oltre e al di là del guadagno, ciò che conta è riuscire a vivere in sintonia con il mondo che ci circonda. E il mondo del Parco del Ticino è così bello che, una volta scoperto, non potrà più uscire dal tuo panorama del cuore.
Per conoscere l’elenco delle Aziende a Marchio Parco – AZIENDE A MARCHIO PARCO
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Dove acquistare i prodotti Marchio Parco?
- presso il Centro Parco Ex Dogana di Tornavento
- presso l’Azienda Agricola Cirenaica che ne offre una ampia selezione
Oppure presso i singoli produttori, in questo modo avrai anche la possibilità di scoprire luoghi splendidi e storie di passione e lavoro che vale la pena conoscere. Qui di seguito un elenco delle aziende con recapiti telefonici ed orari di apertura.
Adesso tocca a te, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Io ti ricordo semplicemente che la qualità di ciò che si consuma e l’attenzione per l’ambiente dovrebbero essere sempre nella nostra testa, e nelle nostre abitudini di acquisto!
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