Cous cous di farro con sgombro peperoni e fichi secchi

Conosci il cous cous? Io ammetto di averlo scoperto da poco, ma per me è stato amore….al primo assaggio!

Questo alimento è tipico del Nordafrica, della Sicilia occidentale (proprio a San Vito Lo Capo ogni anno si tiene l’ormai famosissimo cous-cous fest) e della Sardegna sudoccidentale (Calasetta, Isola di Sant’Antioco e Carloforte). Il cous cous è costituito da granelli di semola cotti a vapore: la ricetta tradizionale prevede che la semola venga aspersa d’acqua e lavorata con le mani per farne pallottoline, nuovamente asperse di semola asciutta per tenerle separate, e poi passate al setaccio. Le pallottoline troppo piccole per costituire i chicchi di cuscus vengono di nuovo asperse di semola asciutta e lavorate a mano. Questo processo è lungo e laborioso e continua fino a che tutta la semola è stata trasformata nei minuscoli chicchi del cuscus. Si passa poi alla cottura che deve essere fatta la vapore e può richiedere anche due o tre passaggi.

Oggi, per nostra grande fortuna, il cous cous si trova in vendita nei supermercati praticamente già pronto all’uso: viene infatti solitamente passato al vapore una prima volta e poi essiccato. Le istruzioni sulla confezione consigliano di aggiungere solo un po’ di acqua bollente o brodo per renderlo pronto al consumo. Questo metodo è rapido e facile: basta mettere il cuscus in un recipiente e versarvi sopra il liquido, coprendo la ciotola.

Il cous cous si gonfia e assorbe il brodo: nel giro di pochi minuti è pronto da servire, dopo averlo rimescolato bene con una forchetta.

Tradizionalmente il cous cous veniva preparato con semola di grano duro, farina granulosa prodotta con una macinatura grossolana e utilizzando macine primitive. Oggi invece con questo nome ci si riferisce anche ad alimenti preparati con cereali diversi come orzo, miglio, sorgo, riso, farro o mais.

Dopo aver provato la qualità tradizionale, mi sono profondamente innamorata del cous cous di farro che avevo già utilizzato per lo sformato di melanzane cous cous  e datterini senza forno e che ti propongo anche in questa nuova veste. Il sapore è più deciso, il farro infatti ha una personalità che non passa inosservata. Ed è semplicemente perfetto come base per giocare sui contrasti dolce/sapido come quelli di questa ricetta.

Se l’abbinamento sgombro/fichi dovesse sembrarti troppo bizzarro tu non pensarci troppo e provalo….sono certa che ti conquisterà al primo assaggio! Enjoy ♥